Dal 1 luglio è entrata in vigore una nuova legge riguardante le targhe delle automobili, come evitare una multa di 2.800 euro?
Il Codice della Strada 2025 ha introdotto una nuova normativa, entrata in vigore lo scorso 1 luglio, riguardante le targhe applicate sulle automobili. Si fanno più serrati i controlli in strada e si rischiano maggiori sanzioni. In questo caso, una multa per circolazione con targa sbagliata può arrivare addirittura a 2.800 euro. Dunque, una sanzione salatissima.

Nel corso degli anni, sono state diverse le normative riguardanti le targhe in circolazione sul nostro territorio. Già dal 2018, visto che tanti automobilisti stranieri ne approfittavano per guidare auto immatricolate all’estero, senza pagare le imposte italiane, era arrivata la prima restrizione, la quale imponeva una nuova immatricolazione dopo un certo periodo di tempo. Ora arriva una nuova stretta.
La nuova stretta sulle targhe, controlli intensificati da parte delle Forze dell’Ordine
I residenti in Italia non possono guidare auto con targa straniera per più di tre mesi. Il Codice della Strada impone l’obbligo di sostituire la targa estera con una italiana, questo per far fronte a eventuali evasioni fiscali, con le imposte non pagate allo Stato italiano. Si tratta di un provvedimento che combatte la cosiddetta esterovestizione.
La estervestizione è una pratica molto diffusa, specialmente dagli stranieri che risiedono sul nostro territorio: questi registrano il veicolo nel loro paese di origine, evitando così di pagare le normali tasse automobilistiche italiane, come ad esempio il bollo, tra l’altro appoggiandosi anche a compagnie assicurative straniere, il che rende ancora più difficoltoso l’iter di risarcimento, in caso di sinistro.

Le nuove disposizioni sono state stabilite dalla Corte di Giustizia europea. Dunque non si può circolare con targhe estere in Italia per più di tre mesi, altrimenti scatta una multa che può arrivare fino a 2.800 euro, accompagnata dal fermo amministrativo del veicolo. Ciò vale anche per le auto prese a noleggio o in leasing. Nella legge rientra anche il REVE, da compilare obbligatoriamente. Che cos’è?
Targhe straniere, il limite di circolazione imposto sulle strade italiane
Il REVE è il Registro dei Veicoli Esteri, uno strumento introdotto di recente e che fornisce aiuto agli agenti per monitorare le targhe estere in circolazione su territorio italiano. Un automobilista residente in Italia e che guida una vettura con targa straniera è obbligato a registrarsi al REVE, un modulo da compilare con tutti i dati, sia del guidatore che dell’automobile guidata.

L’iscrizione al REVE va fatta presso l’ACI e comporta un costo di 59 euro. A essere esentati dal REVE sono solo i dipendenti pubblici in servizio all’estero e il personale delle forze armate. Chi circola senza modulo compilato, rischia una sanzione che va da 72 euro fino a 3.558 euro, inoltre avrà un mese di tempo per l’iscrizione. In caso di recidiva scatta il fermo amministrativo del veicolo e una sanzione maggiorata.