In alcuni posti già non ci sono più, sostituite da un altro sistema per parcheggiare. Senza dimenticare i casi in cui le strisce blu consentono una esenzione.
Strisce blu, c’eravamo tanto odiati. E parlare al passato è lecito dal momento che ora sono state tolte di mezzo. Assieme alle ZTL ed agli autovelox selvaggi su stradine sperdute di campagna, dove a 60 km/h scatta una multa per eccesso di velocità, le strisce blu hanno rappresentato una delle principali fonti di introito per molti Comuni presenti in Italia. Addirittura in certe zone ci sono stati persino degli aumenti, al netto però d nessun servizio migliorativo offerto, come più posti, maggiore confortevolezza e magari niente più buche nell’asfalto.
Che poi uno potrebbe pensare che con i proventi di queste entrate, le varie amministrazioni locali possano avere in mente di implementare i trasporti pubblici. Ed invece il servizio resta sempre quello, di sicuro non migliora. In tutto ciò però arriva una buona notizia: le strisce blu spariscono con effetto immediato dal 1° luglio 2025. La cosa era in realtà già possibile da anni per alcune categorie ben specifiche, come ad esempio le persone invalide o coloro che detengono la proprietà di veicoli elettrici od ibridi.
In quest’ultimo caso vige una sorta di convenzione con alcuni Comuni e bisognerebbe informarsi in maniera ulteriore. Ed altre persone che possono parcheggiare sulle strisce blu senza pagare sono i residenti urbani in aree molto trafficate e che sono sprovvisti di box auto.
È sufficiente esporre sul cruscotto del proprio mezzo i relativi contrassegni del caso per comunicare visivamente in maniera immediata che quel veicolo non può essere soggetto ad alcuna contravvenzione relativamente al parcheggio. Alcune località poi offrono una convenzione in favore degli operatori sanitari ed in ambito medico in generale che lavorano mediante attività domiciliari.
Pure in quel caso le strisce blu non sono soggette a pagamento. Ci sono diverse altre possibilità però per eludere questo versamento. Ad esempio la proprietà di un veicolo in car sharing, cosa che favorisce il ricambio nella sosta.
Altri che non pagano il parcheggio che normalmente sarebbe a pagamento sono i volontari che prestano servizio all’interno della Protezione Civile oppure in associazioni che svolgono una opera di pubblica utilità. Serve sempre il dovere presentare una apposita domanda, che, se accettata, porta all’ottenimento dei contrassegni del caso da esporre in auto, furgoni e quant’altro.
Ci sono poi delle località come ad esempio Montopoli in Val d’Arno che per l’appunto hanno provveduto alla abolizione totale delle strisce blu. Al loro posto è stato introdotto l’inserimento del disco orario, che funzionerà in blocchi diversi da inserire dal mattino alla sera.
Questa scelta è stata presa dalle autorità locali con lo scopo di favorire un regolare ricambio di auto. E si ritiene anche che la cosa possa portare dei vantaggi agli esercizi commerciali del posto. Come Montopoli Val d’Arno, lo stesso hanno scelto di fare diverse altre località. Il parcheggio può comunque costare fino a 173 euro di multa se non fai attenzione.
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