La sospensione della patente non avviene solo per infrazione del Codice della Strada, ma anche per determinate patologie. Ecco quali.
Siamo abituati a pensare che la sospensione della patente avvenga solo quando non si rispetta il Codice della Strada, ma lo stop alla guida può avvenire anche a causa di patologie che, secondo la normativa, non permettono una guida sicura né per chi è al volante, né tanto meno per altri eventuali passeggeri e guidatori circostanti. Ma quali sono le patologie che determinano la sospensione della patente? Il Codice della Strada su questo è molto esplicito.

Quando parliamo di sospensione della patente, si intende il divieto temporaneo di guidare qualsiasi veicolo per un certo periodo di tempo. Solitamente il divieto entra in atto nel momento in cui si infrange il Codice della Strada, in maniera più o meno reiterata, e la gravita della violazione determina anche il periodo di durata della sospensione.
In caso di eccesso di velocità, per esempio, il periodo di divieto alla guida è fissato da uno a tre mesi oppure nel caso uso del cellulare da 15 giorni a tre mesi e così via. In caso di recidiva aumentano tanto i periodi di stop quanto le multe previste.
Tuttavia parliamo sempre di casi in cui la sospensione ha un periodo di tempo certo e stabilito, ma c’è anche il caso in cui la sospensione avviene per motivi di salute. Questo avviene quando si perde temporaneamente le capacità fisiche o psichiche di guida. Ma quali sono i casi previsti dalla legge?
Quali malattie determinano la sospensione della patente
Le patologie previste dalla normativa che determinano la sospensione della patente sono diverse; si va dalla mancanza di vista -determinata dalla cataratta- a quella di udito -non correggibile con protesi acustiche- fino a casi più particolari e gravi come malattie cardiovascolari, patologie endocrine diverse dal diabete, malattie del sangue, insufficienza renale grave, malattie del sistema nervoso centrale e periferico (come la sclerosi multipla) o malattie psichiche in atto come grave ritardo cognitivo o psicosi.

A differenza della sospensione che avviene che per infrazione del Codice della Strada, nel caso di sospensione per patologie se si è accertata l’incompatibilità ai requisiti di guida, l’atto passa dall’essere momentaneo a definitivo.
Questo significa che non può essere impugnato né tanto meno revocato e che non è più possibile mettersi al volante. Solo nel caso in cui si riesca a dimostrare che la perdita dei requisiti è temporanea, come nel caso della cataratta che può essere operata, allora la disposizione della Motorizzazione può tornare ad essere un atto di durata temporanea.
Attenzione però perché non tutte le patologie sono incompatibili con la guida. Ce ne sono alcune per le quali è prevista la patente di guida speciale. Questa viene rilasciata dopo una verifica specifica da parte della Commissione medica locale. Rientrano in questa categoria soggetti affetti da diabete, epilessia e determinate patologie neurologiche.