Pochi centimetri per commettere una infrazione, ma oltre alla sanzione meritata (lo ha ammesso lui stesso) c’è una sorpresa molto più amara e molto più brutta.
Sbaglia il parcheggio e si ritrova con una multa e con l’auto notevolmente danneggiata. Tra l’altro non si tratta di una vettura molto ordinaria, diciamo, ma di un suv. Un Audi Q5 che, per quanto dotato di tutto ciò che serve per poter consentire di parcheggiare in maniera consona, fra sensori e camera interna con visione esterna, può essere comunque difficile da padroneggiare in certe situazioni. Come ad esempio il buio della notte e qualche ostacolo con il quale dovere fare i conti.
L’episodio è avvenuto a Treviso, dove in piazza San Francesco il proprietario del suv ha avuto un brutto risveglio. Intervistato dalla stampa locale, ed in particolare da Il Gazzettino Veneto, il proprietario del veicolo che ha subito questa ritorsione in piena regola si discolpa da qualsiasi proposito di cattiva condotta stradale. E mostra tutto il suo stupore non tanto per la multa quanto per quello di brutto capitato al suo veicolo. Lui ammette di avere parcheggiato oltre le linee che delimitano i vari posti, ma soltanto di poco.
Parcheggio sbagliato, la macchina totalmente vandalizzata
Il tutto è successo tra sabato e domenica scorsi. Oltre alla multa, il suv è stato ricoperto di spazzatura da un sacchetto raccolto per strada e rotto appositamente sul tettuccio e sul parabrezza. E non contento di tutto ciò, l’autore di questo atto vandalico ha anche rigato entrambe le fiancate del veicolo usando una chiave.
Ma ha fatto bella mostra di sé anche un biglietto con su scritto: “Perché non parcheggi entro i limiti? Occupare due spazi, oltre che un’infrazione, è maleducazione. Ignorante. Buffone”. Il conducente ha dichiarato che, per via del buio, non si era reso conto di avere oltrepassato la striscia anteriore, quella più corta, del parcheggio a spina di pesce.
Al posto di fronte c’era un’altra auto che stava bene nel suo spazio nonostante il suv l’avesse invaso di poco. Visto che lo stesso è anche di grosse dimensioni, questa persona ha ritenuto adeguato restare così, per non occupare eccessivo spazio sul posteriore ed ostacolare i mezzi di passaggio.
Colpa di un “vigilante” invidioso?
Ovviamente non può essere stato un tutore dell’ordine ad avere fatto questo. La vittima stessa è certa che invece il responsabile sia “uno di quelli che si credono Batman e che si divertono a fare i vigilanti, commettendo a loro volta delle infrazioni”.
L’uomo ha sporto denuncia al locale comando di polizia e confida che le immagini del circuito chiuso di sicurezza possano individuare l’autore di questo atto vandalico. Nel qual caso poi dovrebbe fare seguito una denuncia.
Ci si chiede anche se non sia stata l’invidia nei confronti di chi può permettersi un veicolo da almeno 90mila euro. Ora potrebbero esserci ulteriori sviluppi.
