Uno studio psicologico rivela cosa succede al cervello umano quando si è in sella a una moto: non si tratta soltanto di sensazioni.
Che cosa succede al nostro cervello quando siamo in sella a una moto? No, non è una questione di sensazioni liberatorie, di esperienza personale, di emozione, di senso di libertà, e non ha nemmeno nulla a che vedere con l’esperienza del viaggio. Si tratta invece di stimolo psicologico, ed è ciò che ha sottolineato un recente studio universitario.

Quando si è in sella alla moto scatta qualcosa nella mente, e a livello cerebrale i neuroni si scatenano. Una parte del cervello si attiva, generando un particolare processo psicologico. Non è solo piacevolezza, ma molto di più. Alcuni ricercatori dell’università di Tohoku, in Giappone, si sono posti la questione, e hanno analizzato al dettaglio le comuni attività cerebrali di un motociclista.
Le comuni attività cerebrali di un motociclista: cosa succede al cervello quando si guida una moto
Guidati dal professor Ryuta Kawashima, i ricercatori dell’università giapponese di Tohoku hanno studiato le attività cerebrali dei motociclisti, proprio durante la guida. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla testata scientifica International Journal of Automotive Engineering, destando anche parecchio interesse nella comunità scientifica e ovviamente tra gli stessi appassionati delle due ruote.
Si è scoperto che guidare una moto porta allo stimolo della corteccia prefrontale del cervello migliorando le funzioni cognitive che sono connesse con la memoria e l’attenzione. Anche pochi minuti di guida comportano effetti benefici sul cervello, stimolando appunto la corteccia prefrontale. In particolare, lo studio ha focalizzato l’attenzione sulla guida da parte di uomini e donne di mezza età.

È emerso che bastano circa due mesi di uso regolare della moto, anche per affrontare brevi tragitti, per trasformare la struttura del cervello. Si hanno dunque dei benefici effettivi e che migliorano la salute mentale. Stimolando le funzioni cognitive, una persona acuisce tutti i sensi, migliora i riflessi, perfeziona la traiettoria, memorizza meglio le immagini, impara a percepire più suoni e segnala una maggiore soglia di attenzione.
Guidare una moto: tutti i benefici a livello cerebrale e cognitivo
Guidare una moto comporta tanti benefici per il nostro cervello. Un motociclista esperto è più attento, sa gestire il traffico, fa attenzione a tutti i suoni, sa come affrontare le strade, le memorizza, comprende quali sono i pericoli e sa controllare lo spazio. Tutto ciò contribuisce a migliorare il benessere mentale e ad alleviare lo stress. Così come il motore della moto, anche il cervello si aziona.

Secondo i ricercatori, le attività del cervello invece sarebbero diverse quando si è alla guida di un’auto. Al volante, ci si distrae di più, perché ci si sente più al sicuro, si è stabili, e ciò comporta anche a sottovalutare molti pericoli in strada. Il cervello, in auto, è meno stimolato e lavora in percentuale minore. Quando si è in sella a una due ruote, invece, il cervello è sempre vigile e maggiormente flessibile.