Cambiano le regole in strada, la Cassazione dà il via a una provvedimento rivoluzionario: molti autovelox dovranno essere dismessi.
Cambiano le regole in strada, con la Cassazione costretta a intervenire per chiarire alcune dinamiche e mettere a tacere migliaia di automobilisti in collera con i propri Comuni. Dal 1 luglio gli autovelox dovranno subire un diverso iter di omologazione, altrimenti dovranno essere dismessi, ma non è tutto, perché il numero presente sul nostro territorio sarà diminuito.

Migliaia di autovelox hanno le ore contate e dovranno essere dismessi perché violano le leggi. Dopo mesi di proteste, alla fine la Cassazione ha dato ragione a migliaia di automobilisti sanzionati ingiustamente per colpa di autovelox installati furbescamente dai Comuni in posizioni strategiche, non segnalati, non autorizzati, sfruttati solo per fare cassa.
Autovelox sfruttati dai Comuni solo per fare cassa: interviene la Cassazione e li fa rimuovere
Gli autovelox sono strumenti importantissimi per garantire la sicurezza stradale. Questi devono essere posizionati in appositi punti, sia su strade urbane che su strade extraurbane, per scoraggiare gli automobilisti dal premere il piede sull’acceleratore, visto che possono creare situazioni di pericolo. Gli autovelox sono dispositivi pensati per evitare drammatici incidenti.
Tuttavia, molti Comuni in Italia li hanno sempre sfruttati per fare cassa, trasformandoli in bancomat, tralasciando la sicurezza stradale: spesso, infatti, gli autovelox non sono segnalati, oppure sono nascosti, altri non sono omologati, altri posizionati in modo troppo ravvicinato l’uno dall’altro. Insomma, si tratta di una palese truffa ai danni degli automobilisti.

Pioggia di ricorsi per multe da autovelox negli ultimi mesi, e così è dovuta intervenire la Cassazione, analizzando la situazione dell’intero territorio italiano, scoprendo una situazione allucinante: solo in Italia abbiamo circa 11.800 dispositivi di rilevazione della velocità, il doppio rispetto a Germania e Francia, in pratica un sesto di tutti i dispositivi presenti in tutta l’Europa, dove se ne contano 66.400.
Autovelox non omologati: i Comuni dovranno provvedere a disinstallarli
Ci sono alcuni Comuni, popolati da pochissimi abitanti, che sfruttano decine di autovelox per infliggere migliaia di multe, accumulando grandi introiti. Ad esempio, c’è un paese sulla Dolomiti, Colle Santa Lucia, Comune di 350 abitanti, che ha incassato in due anni oltre 1,2 milioni di euro di multe per eccesso di velocità, in pratica una media di 3.600 euro per cittadino. Una follia.

Dallo scorso 12 giugno è arrivato il provvedimento da parte della Cassazione, la quale si è pronunciata a favore degli automobilisti, e ora, dallo scorso 1 luglio, è entrata in vigore una nuova regola: tutti gli autovelox non omologati dovranno essere dismessi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito che la funzione dell’autovelox è quella di tutelare il cittadino, non di fare cassa.
Ogni Comune dovrà fornire il numero di unità sul proprio territorio e seguire un iter specifico per l’omologazione. I cittadini multati dalle postazioni irregolari dovranno essere risarciti. Finalmente, un po’ di giustizia per gli automobilisti e una mazzata per le casse di molti Comuni furbetti. Autovelox, in questo caso specifico la multa è nulla: il dettaglio da osservare.