Quando si viene fermati in strada c’è sempre un po’ di tensione, ma come rispondere agli agenti durante il posto di blocco? La risposta corretta suggerita dagli avvocati.
Quando si viene fermati in strada, a bordo della propria vettura, c’è sempre un po’ di tensione, anche se si è in regola con l’assicurazione e con la patente e si è in stato psicofisico idoneo. Il fatto è che non si sa mai cosa gli agenti possano chiedere o trovare in auto, magari qualche piccola irregolarità che abbiamo sottovalutato o totalmente ignorato. Oppure, gli agenti hanno notato un particolare che a noi è sfuggito.

Le Forze dell’Ordine sono chiamate a porre determinate domande agli automobilisti fermati, alcune delle quali possono anche rappresentare dei trabocchetti. Basta una semplice risposta errata per complicare la situazione. Anche se si è in buona fede, una risposta sbagliata può suscitare sospetti. Gli avvocati consigliano di rispondere in un certo modo per evitare problemi.
Come rispondere agli agenti durante un posto di blocco: il consiglio degli avvocati
Gli agenti sono preparati a porre domande trabocchetto e a giocare un po’ a livello psicologico con gli automobilisti fermati. Da una parte, questi si mostrano sempre educati, gentili e tranquilli, ma la loro calma spesso suscita ansia e rischia di mandare l’automobilista nel panico. Si tratta di una reazione del tutto normale, anche per l’automobilista più ligio alle regole.
Quando si consegnano i documenti, si ha sempre il timore che possa risultare qualcosa che non va, tanti i dubbi che sorgono al momento del fermo e tante le domande che balenano in mente. L’ansia da paletta è molto comune, ma basta restare calmi e rispondere a dovere per evitare problemi e per ripartire nel giro di pochi minuti senza essere multati.

Solitamente, gli agenti esordiscono con una semplice domanda: “Salve, sa perché l’abbiamo fermata?”. Ecco, in tal caso bisogna stare attenti, ma come rispondere? Gli avvocati suggeriscono di non rispondere mai con un sì, anche se questa riposta potrebbe sembrare collaborativa. Ammettere l’errore, infatti, è controproducente, si tratta di un ammissione implicita di colpa.
Fermati dagli agenti in strada: come comportarsi per evitare una multa
Anche se non è stato commesso alcun errore, mai rispondere di sì alla domanda degli agenti. Occorre rispondere con un no, oppure con un non solo so. Questa semplice risposta aiuta a non compromettere la nostra posizione. In tal caso, se dovessero esserci dei problemi, è l’agente stesso a dover indicare il difetto riscontrato alla guida: magari l’uso del telefonino al volante, magari un fanale dell’auto rotto, e così via.

Meglio evitare di complicarsi la vita con risposte collaborative, senza confessare colpe che magari non si hanno. Naturalmente, occorre sempre mantenere la calma e approcciarsi in maniera educata. L’educazione premia sempre ed è essenziale in qualsiasi contesto sociale, specie nell’interazione con le Forze dell’Ordine. Posto di blocco, se dimentichi questo documento rischi 680 euro di multa.