La posizione degli autovelox sta per conoscere un cambiamento molto grosso, che porterà una novità importante totalmente in favore di automobilisti e conducenti.
Posizione degli autovelox, ultimamente se ne fa un gran parlare per via di nuovi provvedimenti intrapresi da parte del Ministero della Salute e dei Trasporti. La Lega in particolare ha voluto fare si che venisse votato il decreto che imporrà alle amministrazioni comunali di rendere pubblica la posizione dei dispositivi di registrazione della velocità su strada. Notizia che farà senz’altro piacere ai conducenti abituali, che più difficilmente cadranno preda delle trappole orchestrate da alcuni Comuni.
Perché è risaputo che in alcune località gli autovelox, piuttosto che fare da deterrente per scoraggiare i più baldanzosi alla guida dall’andare troppo velocemente, vengono sfruttati per fare cassa con grande facilità. Ed ogni anno sono tantissime le persone che ci cascando pur procedendo a velocità non elevate. In generale però non è una cosa ritenuta corretta il fatto di piazzare gli autovelox in maniera poco o per niente visibile. Il Decreto Infrastrutture punta a mettere la parola fine a tutto questo.
La Camera ha già votato si, e si prevede che il Senato farà altrettanto. Questo vuol dire che i 7896 Comuni esistenti in Italia saranno chiamati a rispettare la nuova normativa. Significa che tutte le amministrazioni locali presenti su suolo nazionale dovranno informare il Ministero dei Trasporti su dove gli autovelox presenti sui rispettivi territori sono installati o saranno installati. Ed andranno comunicate anche altre informazioni, ad esempio sulla tipologia di dispositivo, marca e quant’altro.
Sarà premura del Ministero poi pubblicare a sua volta tutti questi dati su una apposita piattaforma online. Saranno interessati in tutto ciò anche autovelox mobili, tutor, telecamere, semafori intelligenti. Per un totale di più di undicimila macchinari preposti. Si sa anche che ogni amministrazione comunale sarà tenuta a rispettare le nuove disposizioni entro i 60 giorni successivi all’entrata in vigore della legge.
Non farlo porterà tutti gli autovelox e sistemi analoghi non dichiarati ad essere ritenuti non validi. Di conseguenza anche le multe comminate con gli stessi non avranno validità, e questo giocherà in favore dei conducenti nel caso di eventuali (e più che probabili, n.d.r.) ricorsi. Basterà svolgere un controllo con i dati pubblicati dal Ministero per capire se i dispositivi sono omologati o meno in relazione a questo nuovo decreto.
Contestualmente, oltre allo stop totale agli autovelox-cassa, dovrà esserci una maggiore chiarezza anche per quanto concerne i messaggi che indicheranno la presenza di questi dispositivi. Dovranno essere chiare anche le distanze tra il cartello segnalatore ed il macchinario (di almeno 75 metri su strade urbane e 200 metri su strade extraurbane) ed i cartelli stessi dovranno essere del tutto sgombri da eventuali ostacoli, sia naturali che artificiali.
Ciò vuol dire pure che indicazioni generiche come il pur molto diffuso cartello con dicitura “controllo elettronico della velocità” non sarà ritenuto valido.
Ora non solo i conducenti dei veicoli dovranno prestare attenzione, ma anche le autorità locali, altrimenti le multe comminate non saranno valide e potranno essere annullate in sede di ricorso.
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