Sempre più attesa riguardo l’avviso dei pedaggi autostradali, ma finalmente arriva la notizia che darà sollievo agli italiani
Ultimamente non si parlava d’altro che dei pedaggi autostradali. Molte persone, infatti, hanno deciso di puntare sull’auto per le vacanze estive, visti gli aumenti considerevoli dei prezzi dei voli. Ovviamente questo ha portato ad agire anche le aziende che operano nel campo del pedaggio. I concorrenti di Telepass, come Unipol, infatti, hanno lanciato nuove offerte, per portare gli italiani ad abbondare il sistema Telepass e scegliere loro. Questa offerta gratis per l’intera estate ha generato molto entusiasmo: ecco cosa offrono a canone zero.
Dalle ultime indiscrezioni, sembra infatti che le aziende competitors stiano acquistando sempre più terreno. Ma non è l’unica notizia che ha creato scompiglio, parliamo anche del probabile aumento dei pedaggi proprio nel mese di agosto in cui si posteranno la maggior parte degli italiani, Oggi però arriva l’avviso definito dal Parlamento.
Questa volta è davvero ufficiale: l’aumento dei pedaggi previsto per agosto non ci sarà. Dopo giorni di indiscrezioni e polemiche, arriva la conferma definitiva dal Parlamento. I relatori della legge di conversione del decreto Infrastrutture hanno infatti presentato un nuovo emendamento che cancella del tutto i rincari precedentemente annunciati.
Il tanto discusso aumento, che avrebbe previsto 1 euro in più ogni 1.000 km percorsi, era stato pensato per rafforzare il canone versato dalle concessionarie autostradali ad Anas. Si trattava, in sostanza, di un contributo extra per garantire maggiori fondi all’ente statale, che da tempo gestisce una parte importante della rete stradale. La misura, nel complesso, avrebbe portato circa 90 milioni di euro all’anno nelle casse di Anas.
L’emendamento in questione era stato depositato il 4 luglio e anticipato dal Sole 24 Ore, scatenando da subito non poche critiche da parte di automobilisti e associazioni dei consumatori. Ora, però, arriva lo stralcio ufficiale: la nuova versione presentata alla Commissione Ambiente e Trasporti della Camera ha eliminato ogni riferimento agli aumenti, rendendoli definitivamente nulli.
L’emendamento, pur depurato dei rincari, mantiene però alcune modifiche tecniche, tra cui la disciplina sul Fondo centrale di garanzia per autostrade e ferrovie metropolitane. Questo fondo potrà ora essere utilizzato da Anas anche per coprire i fabbisogni derivanti da contenziosi tecnici con le imprese appaltatrici, tramite i Collegi consultivi.
Un’altra novità importante riguarda la cancellazione della notificazione preventiva alla Commissione europea per firmare la nuova convenzione unica tra lo Stato e Anas. Un passaggio che, secondo la relazione tecnica, è diventato superfluo a seguito delle interlocuzioni già avvenute con Bruxelles. In altre parole, l’iter con l’Europa si è già concluso positivamente, e questo consente ora di procedere spediti con la nuova convenzione e con l’adeguamento della durata della concessione, il tutto in un quadro giuridico chiaro e condiviso.
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