Gran bel posto la Svizzera, ma potrebbe entrare in scena un fattore tale da fartela piacere di meno. La cosa riguarda una controversa proposta di legge.
Ci sono brutte notizie per gli italiani che sono soliti andare e venire dalla Svizzera. Tutta colpa di ciò che un politico elvetico ha intenzione di far diventare legge. La proposta di quest’ultimo infatti andrebbe a colpire le tasche di chi va in entrata nel Paese della cioccolata, dei pascoli e degli orologi. Cosa per la quale occorrerà pagare di più, se l’ingresso avrà luogo mediante veicoli stradali. La cosa andrebbe a totale discapito di turisti ed anche lavoratori.

Il politico che ha ideato questa trovata e che intende fare in modo che tale proposta di legge passi – un certo Martin Candinas – ha proprio parlato della espressa volontà di far pagare di più gli stranieri e di alleggerire invece le tasche dei cittadini svizzeri, od anche stranieri residenti. Difatti il tutto andrebbe ad influire sul prezzo della benzina. Come si può fare però in modo di individuare le auto di un residente in Svizzera con quella di chi è invece di passaggio.
Andare in Svizzera potrebbe costare di più
In tal caso si farà riferimento eventualmente alla vignetta autostradale, o anche bollino o contrassegno autostradale. Attualmente il suo costo è di 40 franchi svizzeri, che però passerebbero così a 80 franchi. Mentre gli svizzeri potrebbero beneficiare di un calo di 5 centesimi al litro su quello che è il prezzo della benzina. Attenzione però.
Non è che Candinas vuole “punire” chi ha la “colpa” di non essere svizzero o di non abitare in Svizzera. L’intenzione infatti è quella di coinvolgere con questa proposta di legge solamente coloro che transitano in Svizzera ma che non hanno intenzione di fermarsi.

Aumentare il costo del contrassegno autostradale avrebbe lo scopo di fare salire le entrate per i contributi destinati al NAF (Fondo per le strade nazionali ed il traffico d’agglomerato).
Non manca però il rovescio della medaglia
I detrattori di questa idea però tirano in ballo l’inflazione, alla quale il contrassegno autostradale deve adeguarsi. I benefici iniziali potrebbero essere cancellati da un aumento inevitabile del prezzo di questo bollino in futuro, con la cosa che andrebbe a colpire tutti quanti.
E colpire solamente i veicoli con targa straniera potrebbe andare a cozzare con quelli che sono gli accordi intrapresi a suo tempo con l’Unione Europea. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, insomma.

E tutto questo è la dimostrazione di come ogni idea in ambito politico possa avere dei potenziali risvolti imprevisti, anche quando il tutto è dettato dalle migliori intenzioni possibili. E tra l’altro esiste anche un precedente in Svizzera, datato al 2013, per il quale un tentativo analogo venne respinto con più del 60%