È una situazione kafkiana quella capitata al quartiere Prati a Roma, dove un parcheggio selvaggio ha portato a questo accadimento molto, molto strano.
Fanno sempre discutere gli episodi che riguardano la viabilità e le situazioni che includono i messaggi lasciati sul parabrezza di un veicolo coinvolto in qualche manovra controversa. Ne sa qualcosa il proprietario di un’auto che ha ritrovato una comunicazione che francamente lui per primo non è che abbia saputo come interpretare, in un primo momento. Di certo c’è che questa persona aveva commesso una infrazione, e di quelle che creano anche non poco disagio.
Infatti l’uomo in questione, un cittadino romano regolarmente domiciliato nella Capitale, ben sapendo quando sia difficile trovare un posto dove poter parcheggiare all’interno del pur grosso territorio urbano, ha dovuto fare di necessità virtù e lasciare il suo veicolo nel solo spazio in quel momento disponibile. Il tutto è accaduto al quartiere Prati, dove al protagonista di questa vicenda non è rimasto altro da fare che parcheggiare davanti ai cassonetti dell’immondizia. E qui poi è accaduto l’imponderabile.
È successo qualcosa che mai né lui né qualsiasi altro si sarebbe aspettato. Al suo ritorno l’uomo ha trovato un biglietto lasciato sotto al tergicristalli del parabrezza. E su quel pezzo di carta c’era scritto, in un corsivo che graficamente ricorda un resoconto grafico di un sismografo in funzione, che “Posteggiare davanti ai cassonetti è da periferici. Qui siamo al Centro”.
Come l’avresti presa tu se fosse capitato a te? Ci possono essere diverse chiavi di interpretazione di questo episodio. Uno potrebbe fare riferimento ad un modo originale da parte di un residente di protestare contro questo esempio di parcheggio selvaggio.
Che tra l’altro non è stato sanzionato con nessuna multa, visto che nel mentre non risulta esserci stato alcun ausiliare del traffico di passaggio in quel tratto.
Oppure potrebbe trattarsi di una sorta di burla, come direbbe il Christian De Sica di una volta. Un po’ come si usava fare con la celebre statua di Pasquino, sempre a Roma. La più famosa statua parlante della Capitale, che tra XVI e XIX secolo era solita fare da intermediario tra misteriosi autori di messaggi satirici scritti in rima per denunciare con sarcasmo pungente le situazioni socio-politiche del tempo.
Ora un moderno “Pasquino” ha fatto lo stesso, anche se con molto meno stile. La foto di questo messaggio è stata pubblicata sulla pagina Facebook “The Roman Post” e ha collezionato un gran numero di commenti.
C’è chi, abitando in periferia ed in provincia, ha trovato persino discriminatorio questo messaggio. E chi ha solidarizzato con l’autore del parcheggio selvaggio perché a certi orari parcheggiare a Roma è impossibile. Un caso simile è avvenuto altrove pochi giorni fa, ma al proprietario del veicolo coinvolto è andata molto peggio.
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