Qualcosa sta cambiando sulle strade italiane: le nuove regole iniziano a dare frutti? Ma è davvero così? Scopriamo i dati degli ultimi 6 mesi.
Qualcosa sta cambiando sulle strade italiane. Da quando sono entrate in vigore le modifiche al Codice della Strada, gli effetti cominciano a farsi notare.
I numeri arrivano direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il periodo considerato va da metà dicembre 2024 a metà giugno 2025, quindi sei mesi esatti di applicazione delle nuove regole, e i dati parlano chiaro.
Nuovo Codice della Strada: gli effetti emersi negli ultimi 6 mesi
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il numero totale degli incidenti è diminuito. Se prima si contavano oltre 35mila sinistri, ora siamo sotto i 34mila. Un calo del 4% che, pur non sembrando enorme, rappresenta un primo segnale positivo.
Ma sono soprattutto le conseguenze degli incidenti ad aver registrato un miglioramento più evidente. Le persone ferite sono diminuite del 5,6%, con oltre mille in meno rispetto all’anno prima. E il dato più importante riguarda i decessi: -8,7%. Vuol dire che 55 vite non si sono spezzate sulle strade.
I controlli funzionano?
In questi mesi, le Forze dell’Ordine hanno effettuato centinaia di migliaia di controlli, usando etilometri e precursori. In tutto, oltre 417mila verifiche. E i risultati mostrano che l’1,83% degli automobilisti è risultato positivo all’alcol test, mentre lo 0,25% è risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti.
Numeri bassi, che per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresentano un segnale incoraggiante. Le campagne di educazione alla guida responsabile e i nuovi strumenti di prevenzione forse stanno cominciando a fare effetto.
I reali effetti della riforma del Codice della Strada dovranno essere valutati nel tempo
Il ministro Salvini, promotore della riforma, ha commentato con soddisfazione i dati, parlando di risultati concreti. Secondo lui, la direzione è quella giusta. Ciononostante, anche se questi numeri fanno ben sperare, è presto per dire che tutto stia funzionando alla perfezione. Per un bilancio vero e completo serviranno altri mesi, forse un anno intero. Intanto però c’è un fatto che non si può ignorare: meno incidenti, meno feriti, meno morti. E questo, comunque vada, è un buon inizio.
Intanto, il dibattito resta aperto e le domande aumentano. Sarà questo il nuovo punto di partenza? Chi garantisce che l’effetto non sia temporaneo? Quanto hanno influito le campagne di sensibilizzazione rispetto alle multe e ai controlli? Gli automobilisti stanno davvero cambiando atteggiamento o si tratta solo di paura delle sanzioni più severe?
Gli effetti concreti della riforma, per essere davvero indicativi dei risultati, si misurano nel lungo periodo. Ed è proprio lì che si vedrà se la nuova strada imboccata è davvero quella giusta.
