Si discute su un aspetto molto controverso che riguarda l’ottenimento della patente. Provvedimento troppo severo oppure no? Tantissime persone sono a rischio, nel caso.
Novità per quanto riguarda la patente. C’è un provvedimento ufficiale che introduce dei restringimenti importanti per quanto riguarda il conseguimento di questo documento di guida. Il quale rappresenta in pratica il prerequisito base per potersi mettere al volante di un veicolo idoneo alla categoria indicata sulla patente stessa, assieme all’età minima riconosciuta per guidare. In Italia la patente può essere conseguita a partire dal compimento dei 18 anni di età.
C’è poi una normativa che fa riferimento al rinnovo della patente con una cadenza specifica. Fino ai 50 anni il rinnovo andrà svolto ogni dieci anni. Poi i relativi controlli di idoneità andranno fatti ogni cinque anni fino al settantesimo anno di età. E tra i 70 e gli 80 anni sarà necessario compiere il rinnovo con cadenza triennale, e biennale dopo gli 80 anni. Ebbene, a quanto pare ci potrebbero essere delle novità significative proprio per quanto riguarda questo aspetto.
Cosa bisogna fare per il rinnovo della patente?
A qualsiasi età, se dovesse sorgere un aspetto come ad esempio l’esistenza di una patologia cronica, potrebbe essere possibile che la stessa invalidi la possibilità di potere ottenere parere positivo alla verifica per il rinnovo della patente. Ci sono delle malattie come le aritmie cardiache che sono ritenute per l’appunto invalidanti con la guida. Quindi non sarà più possibile avere la patente.
Esistono però anche delle situazioni che sono ritenute fortemente critiche proprie perché legate all’età avanzata. In certe situazioni può venire meno la lucidità mentale, senza dimenticare i riflessi che pure fanno la differenza e che a settanta, ottant’anni non sono più come a trenta o quaranta.
Alla luce di ciò e di altre criticità, in molti si chiedono se sia il caso il concedere un rinnovo della patente ad individui che sono ormai troppo in là con gli anni. Ci possono essere dei dubbi sulla capacità di guida di queste persone.
È giusto che persone troppo anziane guidino?
C’è persino chi invoca una sorta di revoca automatica al raggiungimento di una certa età, perché non si sente sicuro di vedere soggetti con 80 e persino 90 e più anni mettersi alla conduzione di un veicolo.
Però ci sono anche situazioni per le quali delle persone anziane mostrano invece condizioni se non altro mentali e di ragionamento molto più giudiziose di coloro che hanno meno della metà dei loro anni. Semplicemente, a questo punto, è meglio che le cose stiano così.
E che sia responsabilità della relativa commissione medica stabilire di caso in caso chi sia idoneo ad ottenere la patente di guida e fino a quando. Questo aspetto crea un dibattito da tempo e chissà che non possano esserci delle effettive introduzioni normative in futuro.
