Monopattini elettrico, se non fai questa cosa rischi 400 euro di multa: una vera mazzata
Le Leggi cambiano continuamente, soprattutto per i mezzi di trasporto: ecco cosa devi assolutamente fare per non rischiare €400 di multa
Sempre più persone stanno scegliendo come mezzo di trasporto, per muoversi in città, il monopattino elettrico. Un mezzo che ci permette di risparmiare, ed è anche sostenibile. Inoltre grazie a questo, evitiamo anche lo stress del traffico e del parcheggio, infatti molti lo utilizzano per andare anche a lavoro.
Rischi una multa di 400 euro se non fai questo col monopattino elettrico-franginews.it
Questo mezzo di trasporto è davvero comodo. Oltre ad essere pratico, non inquina e si carica con molta facilità, inoltre può essere anche pieghevole e si carica facilmente. Ovviamente non è un giocattolo, quindi va utilizzato con assoluta attenzione e sicurezza. Non è solo moda, ma un mezzo smart e sostenibile per muoversi con libertà.
Monopattini elettrici, cambia tutto: cosa prevede il nuovo decreto
I monopattini elettrici sono una svolta per la mobilità urbana, però non mancano i critici, soprattutto per via della velocità con cui sfrecciano tra auto e pedoni e per l’abitudine di lasciarli parcheggiati ovunque, creando spesso disordine e disagi. Proprio per mettere un po’ di ordine in questa giungla urbana, è stato finalmente varato il nuovo decreto ministeriale, che introduce una misura destinata a fare chiarezza. Ogni monopattino dovrà avere un contrassegno identificativo, una sorta di “mini-targa” personale da applicare sul mezzo.
400 euro di multa se non fai questo col monopattino elettrico-franginews.it
Il primo passo era già stato fatto con la riforma del Codice della Strada, che vietava la sosta dei monopattini sui marciapiedi. Ora però si va oltre: i Comuni potranno individuare spazi di sosta specifici, segnalati in modo chiaro con cartelli e strisce, dove parcheggiare sarà finalmente consentito. In alternativa, anche in assenza di segnaletica fisica, basterà che sul sito istituzionale del Comune siano disponibili le coordinate GPS delle aree dedicate. C’è comunque un’eccezione: se un marciapiede è particolarmente largo e permette il passaggio agevole di pedoni e persone con disabilità, allora i monopattini potranno essere parcheggiati anche lì, ma solo in spazi ben definiti e senza creare intralcio. Per chi trasgredisce, le multe andranno da 41 a 168 euro.
Il contrassegno identificativo: come funziona
La vera novità però riguarda proprio il contrassegno personale: non è una vera targa, né implica l’immatricolazione, ma si tratta comunque di un sistema che permette di riconoscere ogni mezzo e risalire a chi lo utilizza, in caso di violazioni o incidenti.
Questo tag plastificato sarà:
rettangolare, 5 cm per 6;
con sei caratteri alfanumerici (lettere da B a Z, escludendo A, E, I, O, Q, U, e numeri da 2 a 9);
su sfondo bianco riflettente, con scritte nere distribuite su due righe.
Va applicato in modo ben visibile: preferibilmente sul parafango posteriore, se c’è l’apposito spazio, oppure nella parte frontale del piantone dello sterzo, a un’altezza compresa tra 20 cm e 1,20 m da terra.
Un dettaglio importante: il contrassegno non identifica il monopattino, ma la persona che lo utilizza. Questo perché i monopattini, a differenza degli altri veicoli, non hanno un numero di telaio né sono registrati in un archivio nazionale. Quindi il contrassegno segue l’utente, non il mezzo.
Anna Antonucci
Sono Anna Antonucci, amo scrivere, e da circa 4 anni collaboro con alcune testate giornalistiche. Nella vita opero nel campo del social media marketing e copywriting, ma il mio sogno è diventare giornalista. A breve avrò il tesserino da pubblicista, dopodiché potrò studiare per l'esame di stato per diventare giornalista.