Il Gruppo Stellantis risponde alla crisi abbattutasi sul settore dell’auto e cerca di ripartire dagli stabilimenti in Marocco: la strategia.
Il settore dell’automotive è in ginocchio da anni, segnando la più grande crisi nella storia dei motori. Neanche la crisi abbattutasi nella seconda metà degli anni Settanta era stata così grave, ma il settore cerca di rispondere al mercato, nonostante le vendite, nella prima metà del 2025, fanno registrare il segno meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il Gruppo Stellantis, che raduna attorno a sé diversi marchi statunitensi ed europei, è in cerca di riscatto, tanto che sta per mettere in atto una mossa strategica per poter ripartire. Stellantis ha annunciato la sua strategia industriale partendo dagli stabilimenti in Nord Africa, investendo 1,2 miliardi di euro. Aumentata la produzione di veicoli. Sorpresa Stellantis, con questa citycar distruggerà il mercato: la rivoluzione continua?
Il Gruppo automobilistico, uno dei quattro colossi mondiali, ha annunciato un piano di investimento dal valore di 1,2 miliardi, fondi destinati agli stabilimenti di Kenitra, in Marocco, con l’obiettivo di aumentare la produzione di veicoli ibridi ed elettrici. Si partirà da settembre, cercando di arrivare alla produzione di 535 mila veicoli all’anno, per arrivare alla produzione di un milione di auto nel 2030.
Un’impresa coraggiosa e impegnativa, che potrebbe non andare a buon fine. I vertici di Stellantis lo sanno bene, stiamo vivendo in un periodo storico davvero delicato, ma sono intenzionati a ribaltare la situazione. Il sito di Kenitra, attivo dal 2019, sarà ampliato nel prossimo futuro. Si riparte dal Nord Africa, con un’espansione che coinvolgerà l’intera area, creando centinaia di posti di lavoro.
Lo stabilimento di Kenitra, costruito a partire dal 2015 grazie all’accordo del governo marocchino con la società PSA, che comprende i marchi francesi Peugeot e Citroen, nel 2019 ha iniziato la produzione di veicoli, partendo dalla costruzione della Peugeot 208 e della Critroen Ami, per poi passare alla produzione di Opel Rocks-e e della Fiat Topolino.
Si tratta di veicoli che condividono la stessa piattaforma. Se nel 2019 la capacità produttiva era di circa 90 mila veicoli all’anno, lo stabilimento è passato alla produzione di 200 mila veicoli, fino ai 400 mila nel 2022. Ora si cerca di fare ancora di più, nonostante la crisi del settore. Ma come si articolerà il rilancio? Stellantis punta tutto sulla Fiat. Si inizierà con la Fiat Tris, il veicolo commerciale a tre ruote, erede della leggendaria Ape di Piaggio, ma con propulsione elettrica.
Fiat Tris dovrebbe arrivare sul mercato nel corso del 2026, dopodiché, sulla piattaforma modulare Smart Car si provvederà alla produzione della Grande Panda, auto sulla quale Fiat spenderà molte risorse e nella quale ripone tante speranze di rinascita. Fiat sta pensando al rilancio anche di due modelli iconici, la Multipla, che sarà rivoluzionata, e la mitica Grande Punto, annunciata da pochi giorni.
Lo stabilimento di Kenitra è stato progettato secondo standard avanzatissimi, efficiente energeticamente, contribuisce al benessere dell’area, insieme allo stabilimento di Tafrauoi, in Algeria. Il Nord Africa, grazie alla posizione geografica e ovviamente ai costi estremamente bassi rispetto a quelli europei, diventa un polo strategico importantissimo per la corsa al rilancio.
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