Ducati, cuore e motori che battono a Borgo Panigale
Nonostante i trionfi in pista e l’orgoglio che incarna per l’Italia, la Ducati non è immune alle critiche. C’è sempre chi prova a ridimensionarne i meriti, magari storcendo il naso per il suo legame con il Gruppo Volkswagen. Il soprannome “DucAudi”, che ogni tanto riemerge qua e là, è il perfetto esempio di come si cerchi di seminare dubbi su una realtà che, invece, è profondamente italiana.
Ma chi conosce davvero la storia e l’anima di questa casa motociclistica, sa bene che il cuore pulsante della Ducati è a Borgo Panigale, e da lì non si è mai mosso. I motori nascono, crescono e vengono perfezionati nello storico stabilimento alle porte di Bologna. Non c’è alcuna contaminazione esterna: sono frutto di una tradizione tutta italiana, iniziata nel lontano 1936 e mai interrotta.
Questa scelta non è casuale, né tantomeno provvisoria. È una dichiarazione d’intenti. Un modo per dire che, nonostante l’apertura a gruppi internazionali, l’identità Ducati resta saldamente legata al territorio, alle competenze e alla passione italiana. E non c’è futuro prossimo che possa mettere in discussione questo legame.
Chi cerca di mettere zizzania, insinuando che l’influenza tedesca possa aver cambiato le cose, probabilmente non conosce abbastanza bene lo spirito che anima ogni moto Ducati. È l’italianità che dà senso e forza ai suoi successi, che rende speciale ogni vittoria in MotoGP e Superbike. Ed è proprio questo forte senso di appartenenza che in molti, dentro e fuori dai box, vorrebbero poter replicare.