Non hanno avuto il successo sperato, e come se non bastasse, le auto elettriche presentano un aspetto che andrà ad alleggerire ulteriormente le tasche di chi ne possiede una.
Auto elettriche, diciamo la verità: si sono rivelate un flop clamoroso. Ma la colpa non è tanto di prestazioni non sufficienti o di colonnine non presenti a sufficienza, c’è poco o nulla da ridire su questi aspetti. Semmai gli incentivi si sono rivelati molto spesso del tutto insufficienti per incoraggiare il passaggio dalle auto a motore termico alle auto elettriche od ibride. La loro ideazione era sorta per tutelare l’ambiente e per ridurre le emissioni di CO2. Ed invece le auto elettriche ed ibride costano ancora troppo.

Come del resto costano anche le auto a propulsione tradizionale usate, che dovrebbero far parte in teoria del segmento di mercato più conveniente a livello economico. In realtà ormai oggi tutto costa troppo, con una speculazione inarrestabile prima di tutto dalle autorità politiche e governative principali. Ad ogni modo ora c’è un’altra mazzata che colpisce le auto elettriche. Si prepari chi ne possiede almeno una perché c’è un fattore non sempre noto che è decisamente poco piacevole.
Quanto costa un abbonamento per un’auto elettrica?
I possessori di veicoli elettrici ed ibridi possono disporre di abbonamenti mensili per potere usufruire di un certo range di solito inquadrabile in 30, 180, 200 kWh o anche più. Le stime indicano in 306 kWh il quantitativo necessario per coprire una distanza di 1800 km a 100 km orari.
Ci sono abbonamenti come quello a E-Moving Large che mette a disposizione 200 kWh a 92 euro, buoni per 1200 km di distanza. E quello di E-Moving Extra Large a 122 euro, per 320 kWh.

Il fatto però è che i kWh che non verranno utilizzati finiranno con l’essere persi, mentre nel caso di impiego di quelli extra è previsto un pagamento a prezzo pieno. Poi alcuni abbonamenti sono accessibili su alcune piattaforme ma non su altre (Enel X, Free to X, Be Charge, Ionity…).
Gli aspetti da considerare se vuoi comprare un’auto elettrica
Se il passaggio ad un’auto elettrica od ibrida non dovesse comunque rappresentare un problema dal punto di vista economico e se ci dovesse essere la necessaria disponibilità per effettuare il passaggio a questa più moderna forma di veicoli, non mancano comunque alcune considerazioni da fare.
Ad esempio quali sono le abitudini di utilizzo e le distanze percorse, quanto si guida in centri urbani e quanto in autostrada. E qual è la frequenza di uso dell’auto di stagione in stagione. Bisogna ricordare che ogni forma di abbonamento esistenze ha una scadenza ed una soglia di limite ben precise che non vanno oltrepassate, per non incorrere in degli inevitabili sovrapprezzi.

Proprio come si è soliti fare con il credito telefonico per smartphone. Da questo punto di vista è consigliabile agli utenti annotare con regolarità quali sono i consumi giornalieri, settimanali e così via. Allo scopo di non avere alcuna sorpresa. Fiat ha comunque un piano in ambito di auto elettriche, dopo che sembrava essersi svicolata da questo settore.