I vecchi autovelox stanno per dire addio agli automobilisti? Il Governo starebbe valutando la novità: ecco cosa troveremo in autostrada.
Sulle strade italiane, ci sono dei segnali che vanno osservati con grande attenzione: i limiti di velocità, ad esempio, indicano all’automobilista qual è la velocità massima da poter tenere su una determinata strada (o su un tratto).

Per definizione, in autostrada il limite è di 130 km/h. Per gli automobilisti sprovveduti e per quelli che amano il brivido, c’è il rischio di incorrere in sanzioni economiche: spesso e volentieri, ad una multa per eccesso di velocità vengono accompagnate anche le decurtazioni di punti. Per questo motivo, da sempre il Codice della Strada invita alla prudenza e illustra fin da subito le eventuali multe.
Uno degli incubi per gli automobilisti è rappresentato sicuramente dagli Autovelox: questi dispositivi elettronici servono per rilevare la velocità dei veicoli su strada ed accertare eventuali infrazioni per eccesso di velocità. Ci sono quelli di tipo fisso, installati cioè in modo permanente, o quelli mobili (che, come suggerisce il nome, sono quelli trasportati dalle forze dell’ordine per i controlli dinamici). Gli autovelox hanno principalmente tre scopi: dissuadere dalla guida ad alta velocità, controllare i limiti consentiti, migliorare la sicurezza stradale (rallentando la velocità dei veicoli, si riduce il rischio di incidenti). Attenzione però: secondo alcune pesanti indiscrezioni, potrebbe ben presto cambiare qualcosa anche in Italia.
Addio Autovelox, decisione storica? Cosa troveremo in autostrada
A causa di alcuni errori di omologazione, in cui molti apparecchi non sono conformi, sta mettendo in crisi il sistema: gli italiani, grazie ad un’ondata di ricorsi, stanno evitando sanzioni e multe. Attenzione però: la svolta è ad un passo e sta per arrivare una clamorosa novità.

Come anticipato da Polizia e Autostrade per l’Italia, da luglio saranno gradualmente attivati nuovi sistemi Tutor denominati Tutor 3.0 su 26 tratte autostradali, come parte di un piano di implementazione più ampio.
Questi tutor 3.0 sono dispositivi ben più potenti e dotati di intelligenza artificiale: riescono a calcolare la velocità media tra due punti, registrare quella istantanea, rilevare frenate improvvise o sorpassi azzardati, analizzare il comportamento generale dell’automobilista. Il tutto viene registrato in alta definizione, con software estremamente avanzati.

Da luglio, quindi, inizierà questa mini rivoluzione su 26 tratte autostradali: se i test daranno indicazioni positive, Autostrade per l’Italia metterà i tutor 3.0 anche in altre tratte avanzate. Questi dispositivi non consentono scappatoie agli automobilisti, che per non rischiare multe devono avere uno stile di guida pulito in ogni tratto. Come abbiamo appena visto, non verrà monitorata semplicemente la velocità media o semplicemente la velocità rilevata durante il passaggio, ma saranno studiati tutti i comportamenti della persona durante una tratta.